TIBOUCHINA LEPIDOTA

Questa pianta colpisce sia per la fioritura che per le foglie coriacee e lucide, dalla tipica nervatura parallela comune a tutte le Melastomataceae. La sua provenienza dalle elevate pendici andine fino a 3.000 metri di altitudine, la rende tollerante a freddi moderati attorno agli 0 gradi Centigradi (zona climatica USDA 10a). Per queste ragioni la sua coltivazione è possibile soprattutto nelle aree mediterranee europee, avendo cura di riparare le piante dalla diretta esposizione a prolungati venti caldi che potrebbero provocarne il disseccamento. In altre zone si può coltivare Tibouchina lepidota in vaso riparandola durante il periodo più freddo. Questa pianta è sensibile agli stress idrici, che possono provocare il disseccamento delle foglie più vecchie. La fioritura è primaverile a partire da marzo a seconda delle temperature e dell’andamento stagionale e molto duratura. I fiori più giovani presentano una colorazione di viola più intensa di quelli ormai maturi, creando uno spettacolare effetto bicromatico sula chioma.

Categoria:

Descrizione

Specie originaria dell’area andina sudamericana, da Colombia a Perù, costituisce un elemento di grande attrattività e bellezza all’interno della vegetazione montana  umida. In queste aree molto spesso viene utilizzata come pianta ornamentale per la sua fioritura prolungata e abbondante che la copre di viola intenso di diverse tonalità. Si tratta di un albero di piccole o medie dimensioni, potendo anche raggiungere i 12 metri di altezza. Tuttavia inizia a fiorire regolarmente già a partire dal terzo anno di età quando ancora non raggiunge il metro di altezza. I fiori sono pentameri a simmetria raggiata, con 5 petali di un vivido colore viola scuro appena sbocciati che vira al viola chiaro  più opaco con l’invecchiamento, donando alla chioma della pianta una colorazione variopinta e diversificata. Le foglie sono di medie dimensioni, coriacee e verde scuro, ricche di tricomi che le rendono ruvide al tatto. Il tronco e i rami sono caratterizzati da una corteccia marrone chiaro che si sfoglia in lunghe lamine durante la crescita.

Provenendo dalle foreste umide ad altitudini che raggiungono i 2.500 m.s.l.m. questa specie presenta una elevata resistenza alle temperature rigide, anche vicine agli 0 gradi. In estate poi non presenta difficoltà durante i periodi di calura intensa sopra i 30 gradi, sebbene  l’insistenza di queste temperature anche durante la notte potrebbe creare sul lungo periodo problemi dovuti a possibili attacchi fungini all’apparato radicale. Per queste caratteristiche la coltivazione in piena terra potrebbe essere sperimentata con successo nelle regioni a clima mediterraneo, ad esposizioni di mezz’ombra fino a sole pieno, avendo cura di riparare la pianta da venti caldi e secchi che potrebbero portarla in breve tempo al disseccamento. Va garantita costantemente una buona disponibilità idrica, pur evitando il ristagno.

Il terreno consigliato è argilloso con aggiunta di torba e di reazione sub-acida.

 

FAMIGLIA: MELASTOMATACEAE

ORIGINE: ZONA ANDINA TRA PERU’ E COLOMBIA

RANGE DI TEMPERATURA: 3-30

PORTAMENTO: ALBERELLO COMPATTO FINO A 5 METRI DI ALTEZZA

TERRENO: SUBACIDO, pH 5-6,5

ESPOSIZIONE: DA MEZZOMBRA A SOLE PIENO