Meriania hernandoi

Meriania hernandoi è una specie molto insolita nella famiglia delle Melastomataecae, descritta soltanto nel 1969 da padre Lorenzo Uribe che le pose il nombre del botanico colombiano Hernando Garcia Barriga. E’ originaria dei boschi umidi e nebbiosi della Colombia meridionale e dell’Ecuador settentrionale ad altitudini comprese tra i 1800 e 2200 m.s.l.m. Oggigiorno nella stessa Colombia la sua coltivazione è stata portata avanti soltanto in un sito fuori dal suo areale di distribuzione, grazie alla passione del biologo…. Che l’ha introdotta nella provincia di Cali e ha fornito diverse piantine anche all’Orto Botanico di Bogotà, dove, a quasi 3.000 metri di altitudine, la pianta si è adattata con successo.

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Descrizione

Meriania hernandoi è una specie molto insolita nella famiglia delle Melastomataecae, descritta soltanto nel 1969 da padre Lorenzo Uribe che le pose il nombre del botanico colombiano Hernando Garcia Barriga. E’ originaria dei boschi umidi e nebbiosi della Colombia meridionale e dell’Ecuador settentrionale ad altitudini comprese tra i 1800 e 2200 m.s.l.m. Oggigiorno nella stessa Colombia la sua coltivazione è stata portata avanti in pochissimi siti tra cui il giardino personale di un appassionato biologo di Cali che lì’ha anche ceduta all’Orto Botancio di Bogotà.

Particolare è senz’altro il colore del suo fiore, un arancione forte del tutto inusuale all’interno delle Melastomataceae in cui prevalgono tonalità viola, fucsia e bianche.

Anche le foglie, in particolare negli individui giovani e in salute, chiamano l’attenzione per le loro dimensioni considerevoli, fino a 30 centimetri di lunghezza, caratteristica anch’essa rara all’interno della famiglia.

La sua presenza in Europa è una novità assoluta e tutte ancora da scoprire sono le condizioni migliori per la sua crescita. Dall’esperienza fin qui fatta si può tuttavia affermare che presenta una elevata adattabilità alle variazioni di temperatura tra stagione invernale, quando ha mostrato, anche allo stadio di plantule di 1 o 2 anni di vita, di non soffrire temperature di 4-5 gradi, e quella estiva durante la quale allo stesso modo non ha patito le calde giornate lombarde con temperature anche superiori ai 30 gradi.

Tuttavia, pensando al suo areale di origine, è da supporre che climi più temperati, con notti fresche anche nel periodo estivo e ventilate, potrebbero favorirne la crescita e impedire la diffusione di malattie fungine. Per queste ragioni la sua coltivazione potrebbe essere tentata con esiti molto positivi anche in piena terra nelle regioni a clima mediterraneo, a patto di garantirle un ambiente semi ombreggiato e buona disponibilità idrica durante tutto l’anno.

Il terreno che più ha mostrato buoni risultati di crescita è argilloso mitigato dall’aggiunta di terriccio universale, con pH sub-acido. E’ possibile che terreni alcalini producano effetti negativi sulla crescita e clorosi fogliare.

 

FAMIGLIA: MELASTOMATACEAE

ORIGINE: COLOMBIA

RANGE DI TEMPERATURA: 5-30

PORTAMENTO: CESPUGLIO O ALBERELLO

TERRENO: SUBACIDO, pH 5-6,5

ESPOSIZIONE: MEZZOMBRA-OMBRA